
Un tratto della IL4/Route 66 nei pressi di Nilwood (IL)
“Il primo passaggio me lo diede un camion carico di dinamite, con la bandierina rossa, una cinquantina di chilometri dentro il grande verde Illinois, e il camionista mi indicò il punto in cui la Route 6, che stavamo percorrendo, intersecava la Route 66, prima che entrambe schizzassero a ovest per incredibili distanze.”
Jack Kerouac, “On the Road”
La Route 66 ha tante antenate, strade storiche dalle quali la Mother Road ha ereditato il percorso.
Agli inizi del 1900, con la decisione di dare un ordine al dedalo di strade private, molto spesso in pessime condizioni, che attraversavano gli Stati Uniti e con le conseguenti iniziative che portarono alla realizzazione delle “Numbered Highways”, la Route 66 si impossessò di molte di queste strade dando vita ad un unico percorso.
Durante i suoi 59 anni di onorato servizio, la Route 66 ha inoltre cambiato diverse volte tracciato, per ragioni essenzialmente legate alla viabilità, per garantire maggiore sicurezza al crescente numero di automobili che la percorrevano.
Non è inconsueto, infatti, trovare lungo il suo percorso cartelli che avvisano il viaggiatore di uno sdoppiamento di tracciato: pre e post una certa data.

A sud di Springfield, nel “grande verde Illinois“, ci troviamo di fronte a 2 distinti percorsi: pre e post 1930.
Il tratto “pre 1930” è quello ereditato dalla IL 4.
La IL 4, che fu realizzata negli anni 10 del secolo scorso utilizzando una parte della Pontiac Trail (altro tracciato storico), collegava Chicago a St. Louis; la sua pavimentazione in cemento portland fu completata verso la metà degli anni 20.
Attraversava diverse cittadine, da Carlinville a Nilwood a Staunton, fu quindi un tratto di strada che diede un forte impulso all’economia dello stato dell’Illinois e fu altresì testimone di scorribande delle gang durante il proibizionismo.
In conseguenza, come detto, dell’iniziativa di dotare gli Stati Uniti di una rete di collegamento interstatale adeguata al crescente numero di automobili circolanti, nel 1926 l’organismo che sovrintendeva all’individuazione dei percorsi ed all’attribuzione dei nomi (vedi “Doveva chiamarsi 60”), integrò buona parte della IL 4 nel percorso della neonata US Highway 66.
A sud di Springfield il “connubio”, IL4 – US 66, durò tuttavia solo qualche anno poiché, per ragioni essenzialmente legate alla sicurezza, nel 1930 il tracciato della 66 fu spostato verso est, lungo una porzione di territorio con una scarsa concentrazione di agglomerati urbani, un tratto che ancora oggi costeggia la I55 e che attraversa Litchfield.
In conseguenza di questo spostamento di tracciato, un famoso ristorante (tutt’ora operativo), l’Ariston Cafè, lasciò la sede originale di Carlinville, sulla IL 4, per aprire proprio a Litchfield, sul nuovo tratto della US Highway 66.
A Carlinville è ancora presente una targa che ricorda il luogo dove l’Ariston Cafè operava.
Ci sono diversi luoghi affascinanti lungo il tratto di IL 4 a sud di Springfield: le Turkey Tracks, la Auburn Brick Road, la splendida strada in mattoni rossi, o la bellissima Carlinville, con il suo Million Dollar Courthouse, un tribunale realizzato verso la fine del 1800 che divenne famoso per essere costato più di un milione di dollari dell’epoca.
Fu oggetto di diverse contestazioni da parte della popolazione della contea di Macoupin, per gli sprechi che si rilevarono durante la sua realizzazione e sull’opportunità stessa di costruire un tribunale che all’epoca era il secondo più grande dopo quello di New York, nonché la costruzione più costosa di tutto l’Illinois.
Alcuni importanti imprenditori furono sospettati di appropriazione indebita per aver utilizzato, per scopi personali, soldi destinati alla costruzione del tribunale o di essersi impossessati di materiali destinati alla sua realizzazione.
L’enorme debito per la costruzione del tribunale ricadde sulla popolazione della contea di Macoupin che impiegò circa 40 anni per ripagarlo.
Molti a causa delle tasse elevate persero addirittura la casa.

Million Dollar Courthouse (Carlinville, IL)
Carlinville, dove sorge il monumentale tribunale, è una piccola gemma della IL4/Route 66.
Ma la Route 66 racconta soprattutto piccole, affascinanti storie di vita quotidiana.
Una di queste narra che tra gli anni 10 e 20 del secolo scorso, nei pressi di Nilwood, quando si stava gettando il cemento per la pavimentazione della IL 4, a superficie ancora fresca un manipolo di tacchini, scappati da una fattoria vicina, pensò bene di calpestare quel suolo che in seguito sarebbe diventato leggendario, lasciando su di esso le proprie impronte.
Oggi quel tratto, conosciuto come Turkey Tracks, è indicato, ai bordi della strada, con la sagoma di un tacchino e le impronte sono racchiuse in una cornice di vernice bianca (qui è disponibile anche un video che ho girato sul posto).




E’ un posto poco frequentato dal turismo di massa della Route 66, ma che vale la pena attraversare e non solo per la presenza delle impronte degli impertinenti tacchini.
Da queste parti la Route 66 ha un aspetto inconsueto per come siamo abituati ad immaginarla.
E’ una piccola, bellissima striscia in cemento che si snoda attraverso il verde della campagna dell’Illinois.



E di cemento è stata anche la Auburn Brick Road (di cui parlo qui e qui è disponibile un video girato sul posto), durante il periodo in cui è stata parte della US66; infatti solo intorno al 1932, dopo l’abbandono del suo tracciato da parte della vecchia highway, è stata in parte pavimentata in mattoni rossi.
Anche qui le insinuazioni su presunte forzature politiche la fanno da padrone; si racconta infatti che l’uso di questo laterizio fu deciso da un importante politico dello stato dell’Illinois, contemporaneamente coinvolto nell’industria del mattone.


Il tratto di IL4/Route 66 va da Springfield a Staunton, dove si ricongiunge con quello post 1930.
Ma le porzioni più belle, quelle ancora in cemento portland, si incrociano di tanto in tanto da Springfield fino più o meno a Nilwood.
Sono piccoli tratti ma che vale davvero la pena percorrere.
Sono porzioni affascinanti della vecchia highway, lontani dall’immaginario collettivo della strada che attraversa il deserto e si perde all’orizzonte, sono piccoli tratti di strada estremamente carichi di poesia con il dolce paesaggio che li abbraccia.
Il frastuono dei motori da queste parti è ormai un lontano ricordo, sostituito dal cinguettio degli uccelli e, d’estate, dal suono costante delle cicale.
I campi di granturco delimitano il percorso di questa strada storica, esaltandone i colori ed i profumi.
A mio parere è uno dei tratti più belli dell’intero percorso della US Highway 66.