Il Joint Board, l’organismo che sovraintendeva alla definizione delle regole ed all’individuazione dei percorsi delle nuove Numbered Highways, aveva inizialmente attribuito alla “Chicago – Los Angeles” la denominazione 60.
Una delle regole del Board stabiliva che alle nuove highways dovevano essere assegnati dei numeri e che questi, a seconda se pari o dispari, dovevano identificare quelle che andavano da nord a sud e quelle che andavano da est ad ovest.
Le Nord/Sud dovevano assumere numerazione dispari e le Est/Ovest numerazione pari.
Le Nord/Sud più importanti, quelle che attraversavano il paese, dovevano terminare per 1; le Nord/Sud importanti, ma non propriamente “Transcontinental Routes”, dovevano terminare con il numero 5.
Le Highways Est/Ovest, invece, assumevano numerazione pari e le Transcontinental Routes dovevano terminare con il numero 0.
Alla “Chicago – Los Angeles”, in quanto strada ad elevata percorrenza, anche se non propriamente una Transcontinental Route, si assegnò un numero che terminava per zero, il 60 appunto.
Il Board aveva perfino chiuso un occhio di fronte alla evidente contravvenzione di una regola fondamentale delle nuove Numbered Highways, quella di evitare gli incroci tra le highways stesse.
Eh si, perché la futura US 60 avrebbe corso parallelamente alle altre solo nel tratto sud ovest, da Oklahoma City in avanti.
Prima di quel tratto, infatti, partendo da Chicago, era più una “Nord/Sud” che una “Est/Ovest” e quindi gli incroci c’erano.
L’accettazione di questa irregolarità suscitava dei dubbi.
Il Board era composto da diversi sottogruppi ed uno di questi, quello che doveva assegnare i nomi alle nuove highways, era composto da 3 membri su 5 che rappresentavano gli stati attraversati da quella strada:
Piepmeier (Missouri), Sheets (Illinois) e Avery (Oklahoma).
Il sospetto che questi delegati non fossero del tutto disinteressati, e quindi tutt’altro che super partes, era forte.
In realtà questo gruppo di persone era fortemente interessato alla realizzazione di questa strada e riteneva come fatto dovuto l’assegnazione di un numero che la rendesse importante.
Tutto sarebbe filato liscio se non fosse stato per il governatore dello stato del Kentucky.
Accorgendosi di quella irregolarità ne pretese la correzione, anche perché il suo paese non sarebbe stato attraversato da nessuna strada che terminava per zero, nessuna highway di importanza nazionale.
Il governatore, inoltre, ce l’aveva con Chicago, che dalla mappa uscita fuori dai lavori, faceva la parte del leone.
Erano davvero troppe le highways che passavano per Chicago.
Il governatore del Kentucky minacciò di lasciare il Board e di raccogliere adesioni tra i rappresentanti degli altri stati per la sua campagna contro l’apparente isolamento del Kentucky e di quella zona e contro il trattamento di favore che veniva riservato a Chicago.
In questa sua battaglia prese di mira la “Chicago – Los Angeles”: la US 60.
Per logica, seguendo le regole che il Board stesso aveva emanato, doveva essere una strada che attraversava il Kentucky a chiamarsi 60 e non una strada che quelle regole non le rispettava affatto; il 60, secondo lui, andava assegnato alla strada che, in una fase iniziale, avrebbe collegato Newport News in Virginia a Springfield in Missouri, una strada che attraversava, appunto, il Kentucky.
Guardando la mappa, inoltre, appariva evidente il buco nell’assegnazione delle sequenze numeriche: la US 60 doveva proprio passare per lo stato del Kentucky ma invece partiva da Chicago, molto più a nord.
Le sue motivazioni erano quindi valide e condivisibili.
Il Board tuttavia, sentiti anche alcuni delegati della controparte che supportava l’assegnazione del numero 60 alla “Chicago – Los Angeles”, decise di mantenere inalterata la numerazione e di assegnare il 62 alla strada che partiva da Newport News e che attraversava lo stato del Kentucky.
In alternativa, qualora il governatore del Kentucky non avesse accettato la proposta, il Board avrebbe invertito la sequenza numerica, assegnando il 62 alla “Chicago – Los Angeles” ed il 60 alla strada che attraversava il Kentucky.
Ovviamente il governatore del Kentucky, forte delle evidenze cartografiche e della volontà di dotare il suo stato di una highway importante, non accettò la proposta e costrinse il Board ad assegnare il 62 alla “Chicago – Los Angeles” ed il 60 alla strada che attraversava il Kentucky.
La “Chicago – Los Angeles” veniva quindi relegata al ruolo di “comprimaria”, una strada di minore importanza.
Del resto il Board si faceva forte anche di una dichiarazione eccessivamente frettolosa rilasciata da Avery dell’Oklahoma, in occasione di una delle riunioni, dove manifestava freddezza e disinteresse per il numero assegnato; la cosa importante era che la sua strada avesse un numero unico per tutto il suo percorso.
Ma subito dopo Avery, ed il comitato dei 5 di cui faceva parte, ritrattò le sue dichiarazioni reclamando per la “sua” strada il numero 60, così come inizialmente deciso.
Furono molte le lettere di protesta del comitato dei 5 nei confronti del Board, alcune con toni molto forti.
Missouri ed Oklahoma avevano già fatto stampare le mappe ed i cartelli stradali con la numerazione 60 ed era quindi troppo tardi per un ripensamento di questa portata.
Il Board, d’accordo con il governatore del Kentucky, propose al comitato dei 5 di attribuire la numerazione “60 North” alla “Chicago – Los Angeles”, ma questa fu completamente scartata, ritenuta perfino peggiore ed umiliante dell’attribuzione del 62.
Questa, secondo il comitato dei 5, sarebbe stata una delle strade più importanti d’America e come tale andava trattata attraverso l’assegnazione di un numero che terminava per zero.
Un’altra soluzione suggerita dal Board, per dipanare questa intricata matassa, fu quella di assegnare il “60 North” al tratto “Chicago – Springfield”, il “60 East” al tratto “Newport News – Springfield” e 60 al tratto “Springfield – Los Angeles”.
Ma questa fu una soluzione che non piacque a nessuno.
Nel frattempo continuavano le lettere di protesta, gli scambi di minacce da parte dei contendenti e da parte della direzione del Board.
La querelle terminò il 30 aprile del 1926, quando a Springfield in Missouri il comitato dei 5 notò che il numero 66 era ancora disponibile; era un numero semplice da memorizzare, accattivante nella pronuncia, assolutamente da preferire al 62.
Immediatamente Avery e Piepmeier inviarono al Joint Board un telegramma che terminava con la frase:
“we prefer sixty six to sixty two”.
La proposta fu accettata sia dal Board che ovviamente dal governatore del Kentucky.
In un ulteriore telegramma di ringraziamento indirizzato al responsabile del Board, Cyrus Avery scrisse che avrebbe realizzato una strada di cui il governo degli Stati Uniti sarebbe andato fiero.
Parole profetiche, considerato ciò che quella strada avrebbe rappresentato per gli USA e la fama che avrebbe guadagnato in tutto il mondo.
L’11 Novembre del 1926 i lavori del Board si chiusero e la nuova Highway che avrebbe collegato Chicago a Los Angeles assunse il suo nome definitivo: US Highway 66.