
La Phillips 66 Gas Station di Red Oak II a Carthage in Missouri
Agli inizi del 1900 l’avvento dell’automobile ha radicalmente modificato il modo di concepire il viaggio da parte degli americani.
Fino ad allora il treno era il mezzo di trasporto più popolare, mentre l’automobile era un raro bene di lusso peraltro difficilmente utilizzabile per l’assenza di strade che potessero definirsi tali.
Lo scenario cambiò con la produzione in serie delle Ford Model T, un evento che dette avvio all’era delle automobili come strumento di mobilità alla portata di tutti.
Era tuttavia necessario fornire a questi nuovi mezzi di trasporto la possibilità di muoversi lungo tutto il paese, senza le limitazioni che fino ad allora ne avevano reso difficile l’utilizzo.
Fu creata una rete strutturata di highways interstatali (le numbered highways) e cominciarono a nascere lungo il loro percorso nuove attività commerciali il cui scopo era quello di permettere agli automobilisti di rifornire le proprie automobili del carburante necessario.
Le highways, e le comunità che si trovavano lungo il loro percorso, cominciarono ad essere popolate di attività commerciali che vendevano benzina: le stazioni di rifornimento.
La benzina, fino ad allora un prodotto di scarto del kerosene, prima della nascita di queste nuove attività commerciali veniva spesso venduta a secchi nei general store, un modo non propriamente ortodosso e sicuro.
Le strade e la benzina cominciarono a conoscere una popolarità sempre maggiore, sulla spinta degli americani curiosi di sperimentare questi nuovi mezzi di trasporto per muoversi in autonomia lungo il proprio sterminato paese.
Uno dei marchi di benzina più popolari lungo la Route 66 ha legato alla Mother Road perfino il proprio nome: Phillips 66.
La Phillips 66 appartiene alla Phillips Petroleum, una compagnia petrolifera fondata nel 1917, in Oklahoma, dai fratelli Phillips.
L’Oklahoma, uno stato a quei tempi ricco di pozzi da dove sgorgava il prezioso minerale, fu quindi centrale non solo per la nascita e lo sviluppo della vecchia highway, ma anche per l’evoluzione dei viaggi in automobile.
Il legame tra quel marchio di carburante e la strada più famosa del mondo prese corpo più o meno in concomitanza con la nascita di quest’ultima.
Si racconta che in occasione di alcuni test condotti lungo la Route 66 in Oklahoma, su un nuovo tipo di carburante prodotto appunto dalla Phillips Petroleum, furono sorprendentemente raggiunte le 60 miglia orarie con una Ford Model T.
Una velocità importante per l’epoca.
L’automobile era guidata da un impiegato della Phillips Petroleum e con lui viaggiava anche uno dei managers della compagnia.
L’impiegato leggendo la velocità sul tachimetro esclamò:” questa macchina sta andando a 60!!”
Il manager al suo fianco replicò: “60 non è nulla, andiamo a 66!”
E 66 fu!
La combinazione tra la velocità raggiunta (66 miglia orarie) e la strada sulla quale tale risultato fu conseguito (la US Highway 66 appunto), suggerì ai due impiegati della compagnia petrolifera il nome commerciale da attribuire alle stazioni di rifornimento che avrebbero venduto quel carburante: “Phillips 66”.
Il legame tra la strada madre a la catena di distributori di benzina della Phillips 66, fu consolidato attraverso l’uso, come marchio distintivo, di uno scudetto dentro il quale la compagnia petrolifera racchiuse il nome, lo stesso scudetto utilizzato per le numbered highways e che ha reso famosa la Route 66 nel mondo.
Sebbene il nome non fosse immediatamente riconducibile al tipo di prodotto che la compagnia doveva vendere (il carburante, appunto), fu comunque una scelta vincente al punto che ancora oggi lungo la vecchia highway, e non solo, è possibile incontrare nuove stazioni di rifornimento della Phillips 66.
Sono altresì molte le stazioni di servizio storiche della Phillips 66, restaurate e non, ancora disponibili lungo il percorso della Mother Road, come quella di Chandler in Oklahoma, di Adrian in Texas, oppure quella di McLean, la più vecchia stazione di servizio aperta in Texas dalla Phillips Petroleum (datata 1928).





Le stazioni di servizio sono senza dubbio tra i “monumenti” più rappresentativi ed affascinanti che la Route 66 propone al viaggiatore e sono in grado di raccontare molto della storia della vecchia highway.