Route 66 2018. Tucumcari – Amarillo

Pubblicato: agosto 21, 2018 in Route 66

8_Tucumcari_Amarillo
“Esplorare la Route 66 oggi è come tornare in una vecchia fattoria.
La vernice è scrostata in alcuni punti ed il tetto si è abbassato un po’, ma l’elettricità funziona quasi sempre e mentre cammini curiosando qua e là ti tornano in mente tanti bei ricordi.”
Jim Ross, scrittore


E’ tradizione ormai, dopo 5 volte non posso che definirla così, che la mattina al Blue Swallow io mi alzi presto per vedere la piccola Tucumcari svegliarsi lentamente.

Ed anche oggi ho fato così.

Adoro i riti e Tucumcari è il posto dove mi riescono meglio.

L’alba è stata come sempre straordinaria, il cielo dietro al neon del motel era rosso fuoco ed il contrasto con le sue luci intermittenti rendeva la scena davanti a me di una bellezza mozzafiato.

La mattinata è proseguita con una classica colazione al Kix on 66, un caffè nella lobby del motel, continuando a chiacchierare con Nancy e Kevin, e la foto insieme di rito.

Nancy e Kevin sono davvero il valore aggiunto del motel.

E poi una visita a Gar del Teepee Curios, il gift shop dall’altra parte della strada.

Non avevo mai visto Gar di persona, ma siamo da tempo amici su Facebook e quindi eravamo ansiosi di incontrarci.

Finalmente.

Gli ho portato delle foto che avevo  scattato lo scorso anno davanti  al suo negozio.

Ho indugiato come sempre un po’ più del necessario a Tucumcari, ma poi inevitabilmente si è partiti verso est.

Tappa al Russell’s Travel Center Museum di Glenrio, un posto splendido pieno di automobili d’epoca, delle vere e proprie opere d’arte.

E mentre uscivo, la persona all’ingresso del museo mi saluta e poi mi chiede: “posso sapere il tuo nome?” io gli rispondo “mi chiamo Franco”.

Era Jerry, un mio amico di Facebook che mi aveva riconosciuto e voleva solo la mia conferma.

Siamo stati a chiacchierare un po’ e poi prima di salutarmi si è raccomandato di passare da Bob Lile, ad Amarillo, uno straordinario artista che crea gioielli con dei pezzi di vernice del Cadillac Ranch, una delle figure storiche della Mother Road

Sarebbe stata ovviamente una tappa che avrei fatto, anche Bob non lo avevo mai incontrato ed era il momento per rimediare.

Ma prima una ennesima visita ad un Cadillac Ranch oggi colpito da un sole caldissimo.

Arrivati ad Amarillo mi sono diretto ovviamente da Bob, che nel frattempo era già stato avvisato del mio arrivo da altri roadies, e con lui ho trascorso altri bellissimi momenti.

Oggi ho passato il midpoint, da domani comincia l’est, lo splendido Oklahoma, dove per cominciare in bellezza incontrerò ancora  Jerry McClanahan, l’artista che ha realizzato la EZ 66 for travelers, la guida migliore per percorrere la Mother Road.

Una splendida persona, un vero e proprio guru della Route 66.

La Route 66 è tutto questo.

La Route 66 non è percorrere a bordo di un veicolo una strada lunghissima da un punto A ad un punto B.

Queste sono cose che si possono fare ovunque.

La Route 66 è passione condivisa, è amicizia, è sentirsi parte di una splendida comunità.

La Route 66 va vissuta.

E’ questo che rende la Route 66 irresistibile e che mi attira a se ogni anno.

Ormai con tutti il mio saluto è sempre lo stesso: “See you next year”.

E sarà così.

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