Route 66 2018. Santa Monica – Barstow

Pubblicato: agosto 14, 2018 in Route 66

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“Là, di fronte alla grande spiaggia ed all’oceano, i viaggiatori della Route 66 si chinano per leggere la targa in ottone della Will Rogers Highway.
Di solito restano per un po ‘, poi partono.
È un rito che si ripete continuamente.
Per chi percorre la Route 66, la Main Street of America è un viaggio senza fine.”
Michael Wallis, scrittore


 

Il mio viaggio è partito oggi, anticipato da un’ottima colazione da Mel’s, proprio all’incrocio tra la Lincoln e la Olympic, in compagnia di Ian del 66-TO-CALI, l’ultimo baluardo ufficiale della Route 66 prima dell’End of the Trail, il chiosco dove si possono acquistare i certificati di percorrenza. E non solo.

Un’ora passata a raccontarci questo ultimo anno di Mother Road, dall’ultima volta che ci siamo visti a Maggio 2017.

Uscire da Los Angeles lungo la Route 66, che in gran parte è la Santa Monica Boulevard, è terribilmente noioso esattamente come entrarci.

Forse un po’ di più considerato che percorrendola verso est, ed essendo quindi appena partito,  ero più desideroso di incontrare di nuovo la vera Mother Road.

Ci fermiano come di consueto molto spesso per fotografare e filmare la vita lungo la Route 66.

In occasione di una di queste soste, davanti alla Bono Historic Orange, un chiosco a forma di arancia, molto popolare negli anni 30 lungo le highways, vedo venirmi incontro un anziano signore.

Il chiosco, ed il ristorante collegato, ormai chiusi, appartenevano ad una famiglia di origine italiana, la famiglia Bono.

Non avevo recuperato altre notizie sulla proprietà se non che era chiusa ormai da anni.

L’anziano signore era il Sig. Bono che incuriosito dal mio indugiare davanti a quella vecchia arancia in vetroresina, mi invitava ad entrare nel ristorante.

Mentre mi raccontava la sua storia di americano figlio di italiani, intorno a me, in quello che doveva essere un ristorante chiuso da tempo, vedo gente intenta a sistemare il locale.

Uno di questi mi viene incontro e mi invita a parlare italiano, perché lui nonostante i suoi 40 anni negli USA non lo ha dimenticato.

Era il nuovo proprietario del locale, che da anni possiede altri ristoranti a Los Angeles.

Insomma, il fermento era dovuto alla imminente riapertura di quel ristorante italiano chiuso da anni.

Sono stato più di un’ora li dentro ad ascoltare i racconti del vecchio e del nuovo proprietario, storie come se ne sentono tante da coloro che anni fa tentarono la sorte partendo per gli USA.

Mi sembrava di essere in un film degli anni 60, uno splendido spaccato di vita lungo la Route 66.

Dopo Victorville, finalmente, incontro per davvero la vecchia, romantica highway.

La strada illuminata dal sole al tramonto ed i continui saliscendi del tracciato riempivano gli occhi di immagini bellissime ed il cuore di splendide sensazioni.

La vecchia cara Route 66, quella vera, non delude mai.

Ed ora sono a Barstow, domani mi aspettano degli amici al Roy’s Cafe con i quali farò un tratto fino a Williams.

E domani ci sarà anche il deserto.

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