23 Agosto 2019. Deep South: “New Orleans”
Quando si viaggia si è alla costante ricerca di emozioni che, una volta a casa, si ricordano con nostalgia, provando, al solo pensiero, le stesse sensazioni di quando le hai vissute.
Non c’è nessun elisir più potente della musica per staccarti dalla tua realta e riportarti al passato.
Tutti i miei ricordi sono legati ad un brano musicale.
Per questo, per rendere nei miei ricordi un viaggio distinguibile un altro, per attribuirgli un marchio indelebile che lo renda riconoscibile, prima di partire acquisto cd che so mi possono piacere ma che non ascolterò prima di essere on the road.
Alla fine del viaggio, una volta a casa, mi basteranno poche note di una canzone per farmi battere il cuore.
Anche quest’anno ho fatto così.
Ma sono ancora qui e non c’è spazio per nient’altro se non per le emozioni che sto vivendo.
Emozioni come un’escursione su una piccola barca nel Bayou.
Una bellissima esperienza, un’immersione nella natura selvaggia delle paludi della Louisiana.
Ero indeciso se farla o meno, ma per fortuna ho fatto la scelta giusta.
E’ stato emozionante e sorprendente.
Un’escursione davvero molto bella che vale la pena fare, condita dalle tante informazioni che la bravissima guida mi ha dato.
New Orleans.
Come ho scritto, non amo le città americane, non amo il caos, la smodata frenesia che le avvolge.
Ma lei, New Orleans è diversa.
Ho aspettato ovviamente la fine di questi 3 giorni e mezzo per farmi un’idea definiva.
E questa idea è positiva.
New Orleans è molto bella, ti rapisce.
È multiforme.
Il garden district è pura poesia, un posto magico.
Vedi le case e pensi che costruzioni come quelle ci sono solo nelle fiabe.
All’inizio del soggiorno qui dicevo: “facciamo tutto il possibile perché non credo ritorneremo”, ma adesso non sono più così sicuro di quella mia frettolosa affermazione.
Gli aspetti negativi sono quelli comuni a tutte le grandi città americane, e sono frutto di una società troppo competitiva e forse poco attenta agli ultimi.
Ma queste sono considerazioni che meriterebbero un discorso a parte e che poco avrebbero a che fare con un semplice diario di viaggio.
Comunque la città mi è piaciuta molto, ed è anche un ottimo punto di appoggio per visitare le tante piantagioni della zona.
Non escludo che un giorno possa tornare, ma intanto domani riprenderò il viaggio.
Direzione west.