Barstow – Santa Monica
Si può non amare la Route 66?
La mia risposta è inevitabilmente di parte, ma comunque credo sia impossibile non amare questa strada.
Stamattina abbiamo lasciato Barstow per percorrere l’ultimo tratto della Mother Road verso Santa Monica.
Ogni tanto la nostalgia faceva capolino ed i miei pensieri erano rapiti dai ricordi dei momenti più belli che questa strada e la sua gente mi hanno regalato.
Ma ancora non era tempo per la nostalgia, c’era Elmer ed il suo Bottle Tree Ranch da visitare.
È sempre stupefacente osservare la tenacia e l’estro della gente della Route 66, di cui Elmer è sicuramente una delle espressioni migliori.
Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con lui, ci ha mostrato le sue ultime realizzazioni e lo abbiamo salutato. I miei pensieri hanno iniziato di nuovo a perdersi nei ricordi consapevole che il viaggio era ormai alla fine. Ma non era il momento per queste cose, si doveva ancora visitare il museo di Victorville.
Appena entrato ho visto avvicinarsi uno degli impiegati del museo che mi chiama per nome ed allunga la mano per salutarmi. Io non sapevo cosa dire perché non lo conoscevo.
Mi ha detto che mi ha riconosciuto perché segue le mie foto nei vari gruppi di Facebook dedicati alla strada madre; sapendo dove ero ha pensato che oggi sarei passato di li.
Come si fa a non amare la Route 66?
Non c’è molto dopo Victorville, la strada piu bella del mondo viene pian piano inghiottita dalle interstates e dal rumore della modernità.
Ed allora, mentre guido, lascio finalmente libera la mente di inseguire i ricordi, nell’arduo tentativo di individuare i momenti più belli vissuti lungo la Mother Road.
A Santa Monica il rituale è sempre lo stesso: arrivo a quello che per anni è stato il vero end of the trail, ovvero l’incrocio tra la Lincoln e la Olimpyc, l’arrivo alternativo, quello ufficioso, davanti alla targa commemorativa di Will Rogers di fronte all’oceano e poi via verso quella che dal 2009 è individuata come la fine della Route 66, il Santa Monica Pier.
Ad accoglierci, inaspettatamente, c’era Ian, il gestore del 66 To Cali, il chiosco sul pontile, sapeva, attraverso i miei post su Facebook, che saremmo arrivati oggi e ci ha aspettato proprio in mezzo al Pier.
Una piacevole sorpresa, l’ennesima di un viaggio bellissimo.
Questa è la Route 66, questo è il popolo della Mother Road, una piccola grande comunità di cui in qualche modo faccio parte anch’io.
E quindi sono di nuovo a LA e per la terza volta ho completato il percorso della US Highway 66.
Forse è il mio viaggio più bello, per le amicizie strette lungo la strada, per la conoscenza dei posti che mi ha permesso di non perdere tempo nella ricerca facendomi apprezzare di più quello che ho rivisto,
per l’affetto della gente e per il contagioso entusiasmo che mi ha trasmesso.
Il prossimo anno cercherò di tornare, le amicizie aumentano ed il viaggio sarebbe di sicuro ancora più emozionante.
L’amore per questa strada e per la sua gente è un richiamo irresistibile per me.
Ora mi restano un paio di giorni “ordinari” a LA prima di rientrare a casa, dove avrò da fare nel sistemare le foto scattate mentre penserò al prossimo viaggio lungo la mia US Highway 66.