Route 66. Lights out. L’attacco alle insegne della Route 66

Pubblicato: settembre 5, 2019 in Route 66

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Ci si interroga spesso sul futuro della Route 66.

Come diventerà fra 10, 20 anni?

Esisterà ancora?

Ci saranno abbastanza fondi per conservarne un po’ di più del semplice ricordo?

La Route 66 è una strada storica lunghissima e per questo difficile da mantenere.

Ogni anno vengono destinati dei fondi federali dedicati alla conservazione dei cimeli della Route 66, scegliendoli tra un lotto di candidati.

Ma molto viene fatto con le donazioni private, con le raccolte fondi che gli appassionati della Route 66 avviano con discreta frequenza.

Tuttavia questi sforzi potrebbero non bastare.

Come sarà quindi il futuro della Route 66?

Personalmente, conoscendo un po’ la propensione degli americani al business, sono sempre stato dell’idea che nel momento in cui si fossero accorti dell’enorme potenziale della Route 66, l’avrebbero trasformata in un lungo parco giochi facendole perdere un po’ del suo fascino.

Ultimamente tuttavia, si sta silenziosamente facendo strada un nuovo pericoloso fenomeno, che un po’ con la propensione al business c’entra.

E’ un fenomeno che, a mio parere, se non tempestivamente arginato può determinare la fine della Route 66, almeno di come oggi la conosciamo.

Mentre ero in viaggio lungo la Mother Road ho assistito ad un veemente dibattito su Facebook, un dibattito del quale in prima battuta non ne ho colto le ragioni.

Il giorno dopo, a colazione la mia amica Penny mi ha chiarito gli scenari che hanno portato a quella discussione.

In sintesi, sembra che ci sia un largo attacco alle insegne storiche della Route 66, per ora pare solo in New Mexico, ma nulla esclude che il fenomeno possa estendersi.

Si tratta dell’acquisizione, da parte di privati, di quegli splendidi cimeli che si incontrano lungo la Strada per realizzare dei musei dedicati alla Mother Road.

Si profila quindi come un pericoloso fenomeno che avrebbe la conseguenza di cancellare per sempre il  passato della US Highway 66.

Le insegne sono tra gli emblemi della Route 66, tra cimeli che più di altri ci raccontano cosa è stata la Mother Road.

Sono quindi preziose, non si possono sradicare dal loro contesto naturale per essere relegate all’interno di un asettico museo.

Già alcune delle insegne più belle sono state acquistate e quindi rimosse dalla loro sede; alcune le conosco molto bene avendole fotografate decine di volte.

Qualora non si ponesse fine a questo fenomeno, il destino della Route 66 lo vedo segnato.

Che senso avrebbe percorrere una strada “nuda”?

Percorrere la Route 66 senza le sue insegne non potrà mai essere la stessa cosa.

Magari molti non se ne accorgeranno, i più distratti o i “turisti” della Route 66, ma per gli appassionati tutto ciò è devastante.

Fortunatamente il popolo della Route 66 si sta massicciamente mobilitando per richiamare l’attenzione di tutti, nel tentativo di arginare questo pericoloso fenomeno.

Spero riescano nel loro intento e fermino questo assurdo “disboscamento” della Route 66, prima che muoia per la seconda volta.

p.s.: l’insegna in foto, quella del Grants Cafè di Grants in New Mexico, è stata recentemente vittima di questo assurdo fenomeno.

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