17 Agosto 2019. Deep South: “Nashville”
C’è chi nasce umano e chi leggenda.
Sono cresciuto ascoltando heavy metal.
Avevo 12 anni quando é scoccata la scintilla, ora ne ho 52 e quindi è tra le mie passioni più vecchie.
Ascolto tuttavia indirettamente anche altro, sempre con scarso interesse e distacco.
Conosco ovviamente Johnny Cash, ma prima di organizzare questo viaggio oltre a qualche sua canzone ed alla sua fisionomia non sono andato.
Ho iniziato a leggere qualcosa su di lui, a vedere qualche video, ad ascoltare qualche canzone in più e subito ho capito che lui è nato leggenda.
Mi hanno sempre affascinato le personalità carismatiche, in tutti gli ambiti, e lui è davvero stato un personaggio di un carisma fuori dall’ordinario.
Partiamo dal motel in mattinata, dopo una scarna colazione, in direzione Hendersonville, per visitare il cimitero nel quale riposano Johnny Cash e sua moglie June Carter.
Avevo preso le coordinate gps delle tombe e quindi trovarle, all’interno del cimitero, è stato semplice.
È stato emozionante, nonostante mi sia interessato a lui solo da qualche mese.
Registriamo una delle nostre dirette, fuori dai luoghi di sepoltura (è pur sempre un luogo sacro e pertanto va rispettato), e poi ci dirigiamo verso Nashville.
È tutto molto caro da queste parti.
Parcheggi, musei, foto ricordo scattate dal personale dei luoghi turistici.
Sarà che negli ultimi anni ho viaggiato quasi esclusivamente sulla Route 66 che è decisamente più economica.
Passiamo la mattinata alla Country music Hall of Fame prima di andare verso il centro del Caos.
Il non plus ultra del casino, un’inarrestabile rave party: la Broadway.
Musica dal vivo ovunque, in tutti i locali e se qualche locale ha più piani su ognuno c’è una band che suona.
Ed ovviamente il suono viene scaraventato con violenza in strada, decibel che penetrano il tuo corpo come radiazioni dagli effetti tuttavia benedici.
Ogni tanto passavano curiosi mezzo di trasporto, a trazione umana (pedali) o trainati da trattori, con sopra gente festante e dedita al casino.
Sembra un interminabile capodanno fuori stagione.
Non puoi non restare coinvolto da tutto questo.
La musica qui è ovunque.
Ci allontaniamo un po’ andando verso il Partenone di Nashville, replica fedele di quello dell’acropoli di Atene.
Scattiamo qualche foto, registriamo la “diretta” video e cerchiamo di approfittare di un piacevole vento che mitiga un’ennesima giornata infuocata.
Nashville è una città piacevole, rumorosa, coinvolgente.
E’ la città della musica e te lo fa capire accogliendoti a suon di decibel.