Illinois – Punti di interesse

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L’attuale inizio della Route 66 è collocato sulla Adams Str. all’incrocio con la Michigan Ave.

In realtà La US 66 non ha mai avuto questo punto come inizio del suo percorso.
L’inizio (per chi percorre la Route da est verso ovest) e la fine (per chi la percorre da ovest verso est) sono sempre coincise con la Jackson Blvd (parallela alla Adams) all’incrocio con la Michigan Ave prima e con la Lake Shore Dr successivamente e per un periodo di circa 40 anni.

Anche quando la Jackson e la Adams divennero a senso unico (la prima verso est, la seconda verso ovest), l’inizio è sempre stato tra la Jackson e la Lake Shore.

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Cozy Dog Drive In

E’ un diner molto conosciuto, tra i più famosi della Route 66, si trova a Springfield.
Appartiene alla famiglia di Bob Waldmire, il popolare artista hippie, scomparso nel 2009, che ha trascorso gran parte della sua vita viaggiando lungo la Route 66.
Il locale prende il nome dall’hot dog su bastoncino, chiamato Cozy Dog, una “invenzione” del padre di Bob.
Nel locale, oltre ovviamente a mangiare, si possono acquistare souvenir della Route 66 ed anche delle riproduzioni di disegni di Bob Waldmire.


Henry’s (It’s a meal in itself)

L’attività fu avviata negli anni 50 da Bill Henry, un impiegato di una società di riparazioni idrauliche, che la sera, dopo il lavoro, iniziò a vendere hot dog come ambulante.

Grazie al traffico della Route 66, principalmente dei pendolari che uscivano da Chicago per tornare a casa, le vendite cominciarono ad andare così bene al punto da convincere Bill a lasciare il suo lavoro principale per dedicarsi, insieme alla famiglia, a questa nuova attività trasformandola in un diner.


Gemini Giant

Campeggia in tutta la sua bellezza ai lati di quella che oggi è chiamata Hwy 53 (la vecchia Route 66) a Wilmington, davanti al Launching Pad Drive in, un bellissimo diner.
Il Launching Pad fu aperto negli anni 60 con il nome Dairy Delite ed era un piccolo locale che serviva hot dog.
Successivamente il locale fu ingrandito e divenne un ristorante.
Il proprietario, in occasione di una fiera per ristoratori, restò affascinato dai muffler men e ne ordinò uno vestito da astronauta con un elmetto ed un razzo tra le braccia.
Per la scelta del nome fu avviato una sorta di concorso tra le scuole della zona a cui potevano partecipare ragazzi dai 6 ai 18 anni.
Fu chiamato Gemini Giant, probabilmente in onore della missione spaziale Gemini che in quegli anni appassionava gli americani.
Dopo diversi anni di chiusura nel 2017 il Launching Pad ha trovato un nuovo proprietario; al momento (ottobre 2017) la riapertura è stimata per il 2018.

Cos’erano I Muffler Men.


Polk-A-Dot Drive Inn

A Braidwood, poche miglia dopo il Gemini Giant, c’è uno dei più popolari diners di questo tratto di Route 66: il Polk-A-Dot Drive Inn.
La nascita del locale risale alla metà degli anni 50 quando era solo uno scuola bus con una tenda a pois (Polka-Dot).
Successivamente, agli inizi degli anni 60, diventò un vero e proprio ristorante.
Il locale è circondato da piccole statue in vetroresina raffiguranti personaggi storici dello spettacolo americano, da Marilyn ad Elvis agli immancabili Blue Brothers.


Ambler’s Texaco Gas Station

La Ambler’s Texaco Gas Station di Dwight ha cambiato diverse denominazioni dal 1933, anno della sua nascita, assumendo di volta in volta i nomi dei proprietari.
Il nome più noto è, appunto, Ambler’s Gas Station poiché Basil Ambler è stato il proprietario che l’ha gestita per il periodo più lungo (dalla fine degli anni 30 fino al 1966).
Un altro nome con il quale è spesso identificata è Becker’s Gas Station dal nome dell’ultimo proprietario.
La stazione di servizio ha operato come gas station fino alla fine degli anni 90 e fino ai primi anni 2000 ha fornito assistenza come officina meccanica per poi essere donata, da Mr. Becker, alla comunità di Dwight.
Oggi la Ambler’s Gas Station è sostanzialmente un ufficio di informazioni turistiche.


Dwight Station

Non molto distante dalla Ambler’s Texaco c’è una bellissima stazione ferroviaria la cui realizzazione risale alla fine del 1800.
E’ inserita nel registro nazionale dei luoghi storici.


Standard Oil Gas Station

La Standard Oil Gas Station di Odell è una splendida stazione di servizio restaurata.
Il nome deriva da una famosa compagnia petrolifera americana ed anche se, negli anni, la stazione di servizio ha fornito anche benzina di altre compagnie, ancora oggi viene identificata con il nome originale.

Risale agli inizi degli anni 30 ed ha operato fino agli anni 60 come gas station per poi diventare una carrozzeria fino a quando, negli anni 70, ha chiuso definitivamente i battenti.
La comunità di Odell, che l’ha acquistata alla fine degli anni 90, ha provveduto a restaurarla utilizzando anche i fondi dedicati alla Route 66.

Oggi è un gift shop ed un ufficio di informazioni turistiche.


Dick’s on 66

La Dick’s Towing è una vecchia società di assistenza stradale che ha assemblato una bellissima roadside attraction.
Si trova a Joliet pochi metri dopo il Rich & Creamy (nel percorso westbound ), sul lato opposto della strada rispetto alla gelateria.


Rich & Creamy

Rich & Creamy è una splendida, fotografatissima gelateria di Joliet, situata lungo la Hwy 53 (il nome attualmente assunto dalla Route 66 in questo tratto), adiacente al Route 66 Park.

Oltre alla splendida forma che richiama direttamente gli anni d’oro della Route 66, sul tetto fanno bella mostra le statue dei Blues Brothers.
Joliet è il paese che ospita la Joliet Prison, il carcere da cui John Belushi uscì all’inizio del film, quindi un po’ ovunque ci sono richiami al film ed alla splendida coppia.


Bluesmobile on a stick

Nel primo tratto di Route 66 ci sono tracce dei Blues Brothers un po’ ovunque.
A Joliet, accanto al “Route 66 Food N Fuel”, una gas station/ristorante, c’è la “Bluesmobile on a stick”, una replica della Bluesmobile piantata su un palo.


Mobil Station

La Mobil Service Station di Odell è stata operativa dalla metà degli anni 50 fino al 1989.
Accanto alla stazione di servizio fa bella mostra di se una splendida Chevrolet del 1941, una vera e propria opera d’arte.


Route 66 Hall of Fame Museum

Il “Route 66 Hall of Fame Museum” di Pontiac in Illinois è uno dei musei più famosi di tutto il percorso della Mother Road.
E’ un piccolo, splendido insieme di ricordi del passato, realizzato utilizzando una parte di una vecchia caserma dei vigili del fuoco.
L’ingresso è gratuito.
All’interno ci sono tantissimi ricordi del passato ma soprattutto è possibile visitare il van Volkswagen di Bob Waldmire, il mitico artista itinerante che ha segnato indelebilmente un pezzo di storia della Mother Road (il van è stato anche fonte di ispirazione per il “Filmore” di “Cars”) .
All’esterno del museo, nella parte posteriore, si può visitare lo scuolabus utilizzato da Bob come casa ed accanto ad esso c’è quello che probabilmente è il murales più famoso della Route 66: un enorme scudetto tra i più fotografati di tutto il percorso della Mother Road.


Funks Grove Maple Sirup

La Funks Grove Maple Sirup è un’azienda che produce sciroppo d’acero fin dal 1800.
Si trova a Shirley in uno splendido luogo immerso nei boschi.
Il nome di quella che un tempo era una piccola comunità, Funks Grove appunto, deriva da Isaac Funk, un pioniere divenuto in seguito senatore dello stato dell’Illinois, che si stabilì agli inizi del 1800 in quella zona poiché ricca d’acqua e dal terreno fertile.
La famiglia di Isaac ha dato il via alla produzione ed alla successiva vendita dello sciroppo d’acero, attività che proseguono ancora oggi.
La fattoria è attrezzata con un negozio nel quale è possibile degustare il loro famoso prodotto ed anche acquistare souvenir della Route 66.


The Mill

The Mill è una costruzione risalente alla fine degli anni 20 quando aprì come sandwich shop prima e ristorante successivamente con il nome di “The Blue Mill”.
Era, come intuibile, un locale il cui tema era l’Olanda ed anche le cameriere erano solite indossare degli zoccoli di legno.
The Mill ha cambiato proprietà diverse volte nel corso della sua storia e negli anni 50 fu anche coinvolto in attività illegali legate al gioco d’azzardo.
Con alterne fortune il locale è arrivato fino alla metà degli anni 90 quando venne chiuso.
Destinato alla demolizione, è sopravvissuto grazie ad associazioni di appassionati; nel mese di maggio 2017 The Mill è stato riaperto al pubblico come museo.


Tall Paul

In origine il Tall Paul era destinato, come molti Muffler Men, ad una stazione di servizio, ma il proprietario del Bunyon’s Hotdogs di Cicero, lo acquistò e lo riadattò facendogli tenere tra le braccia un enorme hot dog.
Con la chiusura del locale il Tall Paul è stato trasferito ad Atlanta dove si trova ancora oggi.
Probabilmente è il primo muffler man della storia, quello che ha dato il via al riadattamento di questi enormi pupazzi in vetroresina ad un uso diverso da quello per il quale erano stati realizzati.


The Old Station

A Williamsville, in prossimità di Springfield (IL), fino al 2016 si incontrava l’affascinante e nostalgica “The Old Station”, una vecchia stazione di servizio degli anni 30 diventata una sorta di collezione di memorabilia della Route 66.
Il locale era chiuso da tempo ma una fermata per scattare qualche foto era sempre d’obbligo.
Ad Aprile 2017 la Old Station è stata acquistata ed il nuovo proprietario ha avviato i lavori di ristrutturazione che nel mese di Maggio 2017, in occasione del mio 3° viaggio lungo la Route 66, erano nel pieno del loro svolgimento.
Nei piani del nuovo proprietario ci sono la realizzazione di un garage “d’epoca”, dove si cimenterà nella restaurazione di automobili ed un piccolo Cafè a disposizione dei viaggiatori.
Le foto presenti nel sito sono del 2014, del 2015 e, limitatamente alle pompe di benzina, del 2017.


Octane 66

Ha venduto auto d’epoca per un certo periodo, dopodichè ha interrotto la vendita ed è fondamentalmente diventato un posto dove ammirare delle splendide automobili e memorabilia varie della Route 66.
Si trova a Pontiac.


Lauterbach Muffler Man

Il Lauterbach è il terzo Muffler Man che si incontra in Illinois, si trova a Springfield ed è posizionato davanti ad un gommista.
Dei 3 incontrati finora, il Lauterbach è l’unico che “svolge” la funzione per la quale è stato costruito, ovvero pubblicizzare un’officina meccanica.
In origine teneva tra le braccia uno pneumatico sostituito successivamente da una bandiera americana.


Shea’s Gas Station Museum

Bill Shea è stato un veterano della seconda guerra mondiale.
Tornato in patria dopo la guerra ha gestito una stazione di servizio per quasi tutta la sua vita, convertendola successivamente in piccolo museo pieno zeppo di memorabilia della Route 66.
Il museo Shea’s (Springfield) è stato per anni una delle attrazioni più frequentate e famose non solo di Springfield ma di tutta la Route 66 fino a che, dopo la sua morte avvenuta nel 2013, la incredibile collezione è stata venduta all’asta ed anche il luogo utilizzato è stato messo in vendita.
La vecchia stazione di servizio custodita un tempo nel museo è oggi visitabile accanto al ristorante “Fulgenzi’s”, sempre a Springfield.
Del vecchio Shea’s non resta più nulla, dovrebbe essere riaperto da nuovi proprietari che intenderebbero realizzare un’officina meccanica per auto d’epoca, non allontanandosi troppo dallo stile della Mother Road.
Al 2017 il luogo dove sorgeva lo Shea’s Museum è ancora chiuso.


Ariston Cafè

E’ uno dei ristoranti più famosi della Route 66.
Inizialmente, negli anni 20, era ubicato a Carlinville lungo il tratto che la Route 66 aveva ereditato dalla IL4.
Successivamente, alla fine degli anni 20, con l’abbandono di questo tratto di strada ed il conseguente spostamento del percorso della Route 66 più ad est (nel tratto che oggi costeggia la I55) il locale venne chiuso e spostato a Litchfield dove si trova ancora oggi.


Soulsby’s Service Station

La Soulsby’s Service Station di Mt. Olive è la stazione di servizio più vecchia dello stato dell’Illinois.
Fu aperta nel 1926 (lo stesso anno in cui è nata la Route 66) pochi anni prima che il tratto di strada su cui fu costruita venisse incluso nel percorso della US Highway 66.
E’ un classico esempio di attività a conduzione familiare, fu infatti costruita da Henry Soulsby, un minatore di origini irlandesi, e gestita successivamente dai figli fino agli anni 90 quando venne chiusa.
La Soulsby’s Service Station è inserita nel registro nazionale dei luoghi storici.
Oggi è una sorta di piccolo museo, al suo interno ci sono vecchie divise da benzinaio, insegne, vecchie radio e TV (il figlio di Henry riparava anche televisori).


Palms Grill Cafè

Il Palms Grill Cafè, uno splendido diner di Atlanta, deve il suo nome esotico al primo proprietario che, tornato in città dalla California, per tenere vivo il ricordo di quel paese attribuì al locale il nome degli alberi che lo caratterizzano, le palme appunto.
Per anni il locale ha avuto un ruolo centrale per la piccola comunità di Atlanta, non solo per il suo ottimo cibo fatto in casa, ma anche come punto di ritrovo per trascorrere del tempo e giocare a Bingo e ballare.
Il locale chiuse verso la fine degli anni 60 per riaprire alla fine degli anni 2000 quando è stato splendidamente restaurato e riportato all’antico splendore.


Henry’s Rabbit Ranch

L’Henry’s Rabbit Ranch a Staunton è una replica di una stazione di servizio ed una sorta di tributo goliardico ad alcune attrazioni famose che si incontreranno più avanti lungo la Route 66.
Dal cartello “Hare it is”, mutuato dal più famoso “Here it is” del Jack Rabbit trading post di Joseph City in Arizona, alle Volkswagen “Rabbit” (le prime golf negli USA) piantate nel terreno come le Cadillac di Amarillo in Texas.
E’ una realizzazione abbastanza recente frutto del connubio tra la passione per i conigli (i rabbits appunto) e la Mother Road.
Passione, quest’ultima, nata dopo un viaggio che Rich (il creatore del posto) ha fatto lungo la Route 66 assieme a sua moglie.
Rich è stato un grande amico di Bob Waldmire, l’iconico artista itinerante la cui vita è stata indissolubilmente legata alla Mother Road, ed è piacevole quindi ascoltare i suoi racconti legati alla vita di Bob.


Becky’s Barn

Becky’s Barn è un negozio di antiquariato e di souvenir della Route 66 che si trova ad Auburn, proprio nella parte iniziale della bellissima Auburn Brick Road, la strada in mattoni rossi che ha fatto parte per un breve periodo della US Highway 66.


Feddersen pizza Garage

E’ un vecchio garage restaurato con delle memorabilia sulla facciata: vecchie pompe di benzina, vecchi segnali stradali e cartelli pubblicitari.
Si trova a Dwightnon molto distante dalla Ambler’s Texaco Gas Station.


Chain of Rocks Bridge

Il Chain of Rocks Bridge è sicuramente il ponte storico più famoso della Route 66.
Deve il suo nome ad una catena di rocce insidiose che giacciono nel fondo del fiume Mississippi e che hanno sempre reso piuttosto pericolosa la navigazione in quel tratto.
Venne inaugurato nel 1929 ed ha operato fino al 1968.
La sua sopravvivenza, dopo la chiusura al traffico, è stata resa possibile a causa degli elevati costi per la demolizione che convinsero a lasciarlo in piedi.
È lungo poco più di 1,5 km ed ha una curva proprio in mezzo al fiume che lo rende unico; la carreggiata è stretta e con gli standard delle automobili attuali sarebbe stato davvero complicato attraversarlo.
Negli anni 80 il ponte è stato anche utilizzato come location per una scena del film di John Carpenter “1997: Fuga da New York”.
Oggi è pedonale, lo si può attraversare a piedi o in bici lasciando la macchina nel grande parcheggio in prossimità del ponte (lato Illinois) ed è davvero una bella esperienza.
Tuttavia siamo in prossimità di St. Louis, una metropoli difficile.
Non è molto sicuro lasciare la macchina incustodita, soprattutto nella sponda del Missouri, dove si sono registrati spesso danni e furti alle auto; molto meno pericoloso è il lato dell’Illinois, ma la cautela non è mai troppa.
Personalmente l’ho attraversato 3 volte e non ho mai avuto problemi, ma le esperienze personali in questi casi non sono molto indicative.


Lou Mitchell’s

La tradizione è parte integrante della Mother Road ed un viaggio lungo il suo percorso ne è colmo.
Tracce di un tempo lontano ma che, anche a noi che non lo abbiamo vissuto, ci appare più contemporaneo e necessario che mai.

Quel tempo è raccontato benissimo dai motels, dalle vecchie stazioni di servizio e dai diners.

La Route 66 è piena di bellissimi diners, alcuni storici, altri più recenti che cercano di trasmettere, spesso riuscendoci, il feeling dei suoi tempi d’oro.

Il primo diner della Route 66, in un viaggio westbound, è proprio a Chicago ed è lo storico Lou Mitchell’s, una vera e propria istituzione della Mother Road.

Siamo sulla Jackson Ave., la parallela della Adams Str., la strada che si dovrà percorrere per lasciarsi Chicago alle spalle; il senso di marcia è quindi quello verso la Michigan Ave.

L’attività fu fondata da William Mitchell ed ha preso il nome da suo figlio Lou; risale al 1923 ed ha quindi accompagnato l’intera storia della Mother Road.

Come tradizione per le attività lungo la Route 66, anche il Lou Mitchell’s è a conduzione familiare ed ancora oggi attira su di se un’infinità di viaggiatori intenti ad iniziare il proprio viaggio nel tempo.

Un viaggio lungo la Route 66 che si rispetti non può infatti non cominciare con una colazione da Lou Mitchell’s.

Il locale è inserito nel registro nazionale dei luoghi storici.


Memory Lane (Lexington)

La Memory Lane è un tributo alla Mother Road.

E’ un vecchio tratto originale della Route 66 nei pressi di Lexington, che la comunità ha reso pedonale, organizzandolo con cartelli e segnalazioni tipiche dell’epoca d’oro della Main Street of America.

Ci sono infatti vecchi cartelli pubblicitari, tipo quelli della Burma-Shave, la famosa schiuma da barba che con la sua stravagante forma di pubblicità invase le highways fino agli anni 60, ed anche altri piccoli cimeli che richiamano gli anni d’oro della Mother Road.

E’ lungo poco più di 1 km e si stacca dal percorso principale della Route 66 fino ad entrare in paese.

Nei giorni di festa il tratto è aperto anche alle auto.

Splendidi tratti come questo riducono le distanze tra il nostro tempo e quello nel quale la Route 66 era la Main Street of America.


Dead man’s Curve (Towanda)

Il nome attribuito a questo tratto della vecchia highway è di per se molto chiaro.
E’ stato uno dei più pericolosi della Route 66.

Si trova a Towanda in un tratto che la vecchia highway aveva ereditato dalla storica IL4, la strada che prima della Mother Road collegava Chicago a St. Louis (la stessa di cui faceva parte la Auburn Brick Road).

La velocità elevata, l’inesperienza, la carreggiata estremamente ridotta (5 metri e mezzo), erano un mix letale che ha causato negli anni tantissimi incidenti.

Si racconta che i porticati delle abitazioni sono stati spesso devastati da automobilisti che non riuscivano a percorrere quella curva.

Il tratto di strada è stato abbandonato tra gli anni 40 e 50; oggi è ancora percorribile ed è una sorta di cimelio degli anni di pionierismo automobilistico.

Sono diversi i tratti che negli anni d’oro della Mother Road incutevano timore agli automobilisti.
Un’altra “Dead Man’s Curve” la si può trovare in New Mexico nei pressi di Mesita.


Sprague’s Super Service Station (Normal)

E’ una vecchia stazione di servizio recentemente restaurata.

Risale al 1931 e prende il nome dal suo proprietario, colui che la fece costruire: William Sprague.

Solitamente le stazioni di servizio dell’epoca venivano costruite secondo degli standard tipici delle compagnie petrolifere e per questo motivo erano tutte uguali; riconoscere il marchio era importante.

La Sprague fu invece realizzata privatamente dal proprietario che gli ha dato una sua forma che potesse essere identificabile ed inequivocabilmente associata al suo nome e non a quello del carburante che vendeva.

La Sprague Super Service Station ha ospitato una gas station, un cafè ed un garage, oltre all’appartamento per il proprietario e per le persone che lo aiutavano nella gestione dell’attività.

Oggi appartiene alla comunità di Normal ed ospita un gift shop.
E’ inserita nel registro nazionale dei luoghi storici.


Fulgenzi’s Pizza & Pasta (Springfield)

Non è un’attrazione storica della Route 66.
E’, come si intuisce dal nome, un ristorante gestito da una famiglia di origine italiana.

Va menzionato perché da qualche anno ha acquistato una vecchia stazione di servizio che in precedenza apparteneva a Bill Shea, una delle figure storiche della Route 66.
La stazione di servizio era infatti contenuta all’interno dello Shea’s Gas Station Museum (pochi metri più avanti rispetto al ristorante) che alla morte di Bill nel 2013 è stata venduta ed i suoi cimeli messi all’asta.


Turkey tracks (Nilwood)

La Route 66 racconta spesso storie semplici, storie di vita quotidiana, aneddoti che affascinano.

Siamo ancora lungo la vecchia IL4 (non molto distanti dalla Auburn Brick Road), la strada che per un breve periodo ha fatto parte della US Highway 66.

E’ un tratto che racconta un simpatico aneddoto, uno di quelli che ti fanno innamorare di questa strada.

Tra gli anni 10 e 20 del secolo scorso, quando fu realizzata la IL4 e fu quindi gettato il cemento per la sua pavimentazione, a superficie ancora fresca un manipolo di tacchini, scappati da una fattoria vicina, pensò bene di calpestare quel suolo che in seguito sarebbe diventato leggendario, lasciando su di esso le proprie impronte.

Oggi quel tratto è segnato con la sagoma di un tacchino ai bordi della strada e le impronte circoscritte da una cornice di vernice bianca.

E’ una piccola storia, come ce ne sono tantissime lungo la vecchia highway.
Una di quelle storie che accrescono l’amore per questa strada meravigliosa.


Belvedere Cafè & Motel (Litchfield)

A Litchfield, non molto distante dall’Ariston Cafè, c’è una costruzione storica che risale alla fine degli anni 20 quando una coppia di immigranti, dal nome probabilmente di origine italiana, acquistarono quella che all’epoca era una piccola stazione di servizio.

Albina e Vincenzo Cerolla, erano i nomi dei due proprietari, nel tempo trasformarono quella piccola proprietà in una stazione di servizio più grande, un cafè ed un piccolo motel.

L’attività alla loro morte passò alla figlia che la ampliò ancora di più includendo anche una sala da ballo.

L’attività ha conosciuto quindi momenti di successo e popolarità nella zona fino a quando, negli anni 70, la Interstate 55 sostituì la vecchia highway.

Come tantissime altre attività lungo la Route 66, anche il Belvedere Cafè e Motel chiuse.

Il locale è inserito nel registro nazionale dei luoghi storici.


Old Route 66 Family Restaurant (Dwight)

L’Old Route 66 Family Restaurant è, come suggerisce il nome, un ristorante a conduzione familiare.
Si trova a Dwight, è operativo dal 2001 ma la tradizione di famiglia nella ristorazione arriva fino alla metà degli anni 70.
E’ uno dei diners più belli della zona, una delle tappe più popolari tra i viaggiatori della Route 66.


The Shop (Gardner)

The shop è un vecchio deposito di legname restaurato e trasformato in un insieme di memorabilia che richiamano la storia della vecchia Highway e della Coca Cola.
Si trova a Gardner in Illinois ed al suo interno sono infatti raggruppati cimeli di entrambe le grandi icone americane.

Il proprietario coinvolge i visitatori in foto davanti al suo locale con le insegne della Coca Cola.


Two Cell Jail (Gardner)

E’ una vecchia prigione realizzata nel 1906 e chiusa verso la fine degli anni 50.
All’ingresso c’è un pulsante che se premuto attiva un disco con una voce narrante che racconta la storia di Gardner.


The Riviera Roadhouse Hall of Fame Streetcar (Gardner)

Il Riviera Restaurant fu realizzato verso la metà degli anni 20 da un minatore di Wilmington.
Si trovava a in prossimità di Gardner in Illinois.
Si raccontava che all’interno del Riviera Restaurant si giocasse d’azzardo, in verità al suo interno era permesso anche altro, dalla vendita di alcool durante il proibizionismo, alla prostituzione.
Era un locale molto frequentato da celebrità dell’epoca, pare infatti che Gene Kelly fosse di casa nel ristorante.
Sembra che anche Al capone fosse un assiduo frequentatore del Riviera.
Il ristorante da allora è passato di mano diverse volte fino a quando, nel 2010, un incendio lo ha praticamente distrutto.
Oggi delle sue rovine è ancora possibile ammirare il piccolo diner, ricavato da un vagone di un tram, che è stato spostato dalla sua sede originaria a Gardner di fianco alla Two Cell Jail.


Dixie Truckers Home (McLean)

L’attività è stata avviata nel 1928 da J.P. Walters e da suo genero John Geske che presero in affitto parte di un’officina meccanica ed iniziarono a vendere panini.
L’attività era aperta 24 ore al giorno e la notte era molto frequentata dai camionisti.
Negli anni ’30 l’attività fu trasformata in un vero e proprio ristorante che disponeva anche della possibilità di dormire in alcune cabins.
Nel 1965 l’edificio fu distrutto da un incendio, dopo due anni venne ricostruito ed ancora oggi è attivo e serve h24 i viaggiatori della Route 66.


Shrine of Our Lady of the Highway (Raymond)

Negli USA si trovano sempre piccole tracce di Italia ed ovviamente le si possono trovare anche lungo la US Highway 66.
Una di queste è l’Our Lady of the Highways Shrine (Santuario di Nostra Signora delle Highways), un piccolo altare dove è posizionata una statua della Vergine Maria realizzata in marmo di Carrara ed importata direttamente dall’Italia nel 1959.
Lo scopo dell’iniziativa, avviata da una scuola locale, era quello di proteggere i viaggiatori della Route 66 dai potenziali pericoli di quella strada.
A quei tempi, infatti, la vecchia highway era una strada molto pericolosa.
Il piccolo santuario si trova ancora li, di fianco alla Route 66 ed alla Interstate 55 che le corre accanto.


Twistee Treat Diner (Livingston)

Il Twistee Treat è un diner molto carino, con una vistosa estetica che richiama gli anni 50.
Si trova a Livingston in Illinois, di fianco alla I55.
Gli hamburger sono davvero buoni ed il prezzo decisamente conveniente.
Adiacente al diner c’è un’enorme magazzino di antiquariato che vende un po’ di tutto, anche piccole cose della Route 66.
Ed ancora, sempre nella stessa struttura, un negozio di dolci ed un gift shop.
Un bel posto per trascorrere un po’ di tempo immaginando di essere negli anni d’oro della Route 66.